OSSERVARE PER CONOSCERE, AGIRE PER PROTEGGERE: l’evento finale del PROGETTO GISPAT alla Fondazione E. Mach

Si è tenuto il 29 marzo l’evento finale del Progetto GISPAT “OSSERVARE PER CONOSCERE, AGIRE PER PROTEGGERE”, iniziativa realizzata da Euronike in collaborazione con gli Istituti I.T.E.T. Fontana, I.T.T. Marconi di Rovereto e il Centro di Istruzione e Formazione – Fondazione Edmund Mach e con il contributo di Fondazione Caritro.

Avviato a maggio  2021, il progetto ha visto il coinvolgimento di 3 classi, per un totale di 75 studenti impegnati in attività di formazione, mappatura e reporting finale per comprendere il comportamento e il livello di diffusione della processionaria (Thaumetopoea pityocampa) parassita diffusosi ampiamente anche per motivi legati all’innalzamento delle temperature, che hanno condizionato il sistema climatico locale.

Gli studenti sono stati dapprima introdotti al tema dell’osservazione satellitare, delle tecnologie GIS per l’osservazione della Terra e lo studio dei fenomeni naturali, principalmente legati al cambiamento climatico, e delle Missioni Copernicus e Earth Digital Twin grazie all’organizzazione di 3 workshop formativi, che hanno visto il coinvolgimento di esperti del Politecnico di Milano e dell’Agenzia Spaziale Europea.

Dopo questa formazione teorica e un’introduzione alle caratteristiche del parassita Processionaria, sono iniziate le attività di osservazione e mappatura dei nidi, avvenuta nella zona di Marco di Rovereto. È stata quindi organizzata un’uscita didattica per tutte le classi coinvolte durante la quale gli studenti sono stati chiamati a procedere con una rilevazione da terra del numero dei nidi di processionaria (attraverso il conteggio) e con l’utilizzo del drone per la cattura delle immagini necessarie per condurre una analisi di rilevazione aerea. In classe studenti ed insegnanti sono stati impegnati ad analizzare i dati raccolti, valorizzando le competenze che caratterizzano i diversi indirizzi scolastici e producendo una mappatura delle aree analizzate confluita in un rapporto che è stato presentato durante l’evento finale.

L’attivazione di una fitta rete di collaborazioni, tra gli esperti della FEM, l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente della Provincia autonoma di Trento, il Corpo Forestale Provinciale, il Comune di Rovereto, nonché la partecipazione di esperti del Politecnico di Milano, dell’Università di Scienze Forestali di Firenze e dell’Agenzia Spaziale Europea, ha sicuramente rappresentato uno dei valori aggiunti che hanno arricchito questa esperienza. La sinergia che si è venuta a creare tra i partner che hanno contributo al progetto in base alle proprie competenze specifiche ha consentito la realizzazione di un output significativo e che può essere utilizzato anche per la replicazione dell’iniziativa in altri contesti locali.