Il nuovo piano di investimenti verde dell’Unione Europea

E’ stato presentato a inizio gennaio dalla Commissione Europea, il nuovo: European Green Deal Investment Plan è un pilastro essenziale del Green Deal europeo lanciato dalla Commissione Europeo l’11 dicembre 2019.
Il piano, che ha l’obiettivo di creare le condizioni per stimolare investimenti pubblici e privati necessari per la transizione dell’UE ad un’economica climaticamente neutrale, verde, competitiva ed inclusiva, è strutturato in tre dimensioni.
L’obiettivo, molto ambizioso, è di mobilitare mille miliardi di investimenti nell’arco dei prossimi dieci anni, attraverso sia il bilancio dell’UE che l’attivazione degli investimenti privati. Un ruolo essenziale per innescare questo processo sarà svolto dalla BEI.
Va ricordato che la Commissione Europea ha proposto di destinare il 25% del bilancio dei prossimi 7 anni per il finanziamento di progetti indirizzati alla sfida climatica ed ambientale. Inoltre, circa il 40% del budget della politica agricola comune sarà destinato alla lotta contro il cambiamento climatico.
La Commissione intende inoltre fornire incentivi per liberare e reindirizzare investimenti pubblici e privati. Per raggiungere questi obiettivi l’UE prevede di incoraggiare fortemente la finanza sostenibile e di incentivare le autorità pubbliche e locali nell’adottare procedere di appalto verde e innovativo.
In termini operativi la Commissione fornirà in particolare alle autorità pubbliche e locali assistenza specialistica e supporto per la progettazione.

Uno strumento fondamentale del European Green Deal Investment Plan è rappresentato dal Just Transition Mechanism che fornirà un sostegno mirato per aiutare soprattutto le regioni più colpite dalla transizione a mobilitare almeno 100 miliardi di euro nel periodo 2021-2027 con l’obiettivo di attenuare l’impatto socioeconomico della transizione.
Il meccanismo sarà strutturato in tre strumenti:
1. Il Just Transition Fund che vedrà un’allocazione diretta di 7,5 miliardi di euro provenienti dal bilancio della Commissione Europea. I fondi saranno destinati prevalentemente alla Regioni che gli Stati membri avranno il compito di identificare come ammissibili attraverso l’elaborazione di piani dedicati alla transizione. Tali piani dovranno essere strutturati attraverso la complementarietà con i Fondi strutturali, in particolare con il FESR e con il FSE plus;
2. Uno schema dedicato alla transizione giusta nell’ambito dell’iniziativa InvestEU che mobiliterà 45 miliardi di investimenti e sarà indirizzata soprattutto ad attrarre investimenti privati, inclusi quelli relativi alla sostenibilità energetica e ai trasporti, considerati ad elevato rischio.
3. Un servizio di prestito per il settore pubblico garantito dalla Banca Europea per gli Investimenti con l’obiettivo di mobilitare 25 – 30 miliardi di euro.