Al via il lancio del nuovo bando europeo per promuovere attività culturali e artistiche

Resterà aperto fino al 27 novembre 2019 il bando del programma Creative Culture per il finanziamento di progetti di cooperazione nel campo della cultura, delle arti, dei media e della letteratura.

Il programma Creative Europe è il principale strumento utilizzato dalla Commissione Europea per supportare progettualità nell’ambito dei settori culturali e creativi. Il programma si rivolge a tutti i soggetti, siano essi pubblici come Comuni, Regioni, Musei, scuole o privati come ad esempio associazioni, cooperative, Fondazioni private, società che curano lo sviluppo, la produzione, la diffusione e la conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o creative. Le tipologie di attività spaziano dalla traduzione di opere letterarie e storiche alla produzione di audiovisivi, dalla realizzazione di Festival e spettacoli alla formazione, mobilità per artisti e studenti e practitioners, e così via.

L’obiettivo che si pone la Commissione Europea è duplice: da una parte intende preservare e sviluppare la diversità culturale e linguistica europea e valorizzare il patrimonio culturale sia materiale che immateriale dell’Europa; dall’altra l’obiettivo è di rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi, in particolare del settore audiovisivo, attraverso azioni che supportino coloro che operano in quegli ambiti.

In queste settimane sono stati pubblicati diversi nuovi bandi. Uno di questi è rivolto in particolare al finanziamento di progetti di cooperazione in ambito culturale. In concreto di cosa si tratta?

Le attività ammesse al finanziamento devono concentrarsi su alcune di queste priorità: la promozione della mobilità transnazionale di artisti e professionisti, la sperimentazione di nuove metodologie e tecnologie per facilitare ed estendere l’accesso alle opere culturali, creative e al patrimonio culturale dell’Europa anche e soprattutto ai bambini, giovani, persone con disabilità e gruppi sottorappresentati; e ancora saranno finanziate attività che intensifichino il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, contribuendo in tal modo all’integrazione sociale dei migranti e dei rifugiati, o all’adozione di approcci innovativi alla creazione, sviluppo e sperimentazione di modelli nuovi e innovativi di business, per i settori culturali, soprattutto per quanto riguarda il passaggio al digitale.

Le attività possono consistere ad esempio in seminari, laboratori, spettacoli, Festival, workshop, etc.

Il bando distingue due tipologie di progetti: per i progetti di cooperazione di “piccola scala” costituiti da almeno tre partner, provenienti da tre Paesi diversi, il finanziamento è di 200.000 euro, mentre per i progetti di larga “scala”, dove i partner devono essere almeno sei, il finanziamento può arrivare fino a 2 milioni di euro. La durata massima delle attività è di 48 mesi.

Un esempio interessante di progetti già realizzati è quello dell’associazione culturale Segni d’Infanzia, di Mantova, con il progetto “Teen Ambassador across Europe” che coinvolge altre cinque partner europei.

Il progetto si basa su problema esistente, ovvero lo scarso interesse dei giovani, ed in particolare degli adolescenti, verso il teatro. Partendo da questa consapevolezza mira a sviluppare una metodologia di coinvolgimento del pubblico inclusiva sostenibile e scalabile, programmando il teatro per il pubblico giovane attraverso un approccio co-curatoriale. Gli spettatori adolescenti diventano “ambasciatori” con i direttori artistici con il quali dialogheranno attraverso forme innovative di coinvolgimento come workshop e Kitchen Table’ meetings. L’obiettivo è di scoprire gli spettacoli più adatti ad interessare il pubblico adolescente.

Un’altra esperienza interessante è che coinvolge il Comune di Prato con il progetto New creATIVE trails coordinato dal comune di Boras in Svezia.

Come noto Prato è uno dei distretti tessili più importanti d’Europa, in qualche modo è possibile affermare che ancora oggi una fetta importante della moda italiana nasce e viene confezionata sulle rive del Bisenzio. Il mondo del tessile è però molto complesso e spesso i giovani stilisti, che si occupano di fashion design non hanno conoscenza dei meccanismi tecnici della produzione industriale e d’altro canto, le imprese faticano ad introdurre le tecniche innovative lanciate dai designer della moda nella produzione. Il progetto ha quindi l’obiettivo di facilitare la comunicazione tra questi mondi, per facilitare l’integrazione della creatività del settore del fashion nella produzione industriale, migliorare le competenze dei designer ed elevare la qualità della produzione di un settore artistico che genera lavoro e opportunità.

Questi sono solo alcuni esempi dei progetti che possono essere realizzati attraverso il bando di cooperazione finanziato dal programma Creative Europe al quale è possibile partecipare fino al 27 novembre 2019.

I settori culturali e creativi coperti dal programma Creative Europe comprendono, tra l’altro, anche l’architettura, gli archivi, le biblioteche e i musei, l’artigianato artistico, gli audiovisivi (compresi i film, la televisione, i videogiochi e i contenuti multimediali), il patrimonio culturale materiale e immateriale, il design, i festival, la musica, la letteratura, le arti dello spettacolo, l’editoria, la radio e le arti visive.

Se sei interessato ad approfondire il tema e a cogliere questa opportunità, puoi richiedere ulteriori informazioni a: info@euronike.it